Il congedo di maternità obbligatorio è un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alla lavoratrice durante il periodo di gravidanza.

Il servizio prevede un’astensione dal lavoro, per un periodo complessivo di 5 mesi, che possono essere suddivisi in due differenti modalità:

  • 2 mesi prima della data presunta del parto;
  • 3 mesi dopo la data della nascita del bambino.

Oppure

  • 1 mese prima della data presunta del parto;
  • 4 mesi dopo la data della nascita del bambino.

Domanda Maternità Obbligatoria INPS chi può richiederla?

La domanda di Maternità Obbligatoria INPS è riservata a tutte le lavoratrici in stato di gravidanza ed in particolare:

  • lavoratrici dipendenti assicurate presso l’inps, comprese le lavoratrici ex Ipsema;
  • le lavoratrici agricole a tempo indeterminato e determinato;
  • apprendiste, operaie, impiegate, dirigenti aventi un rapporto di lavoro in corso alla data di inizio del congedo;
  • le lavoratrici a domicilio;
  • le lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari;
  • le lavoratrici LSU O APU.

La prestazione può essere richiesta anche da disoccupate e sospese se ricorre una delle seguenti condizioni:

  • il congedo di maternità sia iniziato entro 60 giorni dall’ultimo giorno di lavoro;
  • il congedo di maternità sia iniziato oltre i predetti 60 giorni, ma sussiste il diritto all’indennità di disoccupazione, alla mobilità oppure alla cassa integrazione

Indennità di Maternità Obbligatoria INPS quali sono gli Importi previsti?

Durante il congedo di maternità obbligatoria INPS si potrà fruire di un’indennità pari all’80% della retribuzione media globale giornaliera.

Indennità di Maternità : Documenti necessari

Per richiedere l’indennità di maternità obbligatoria sono necessari i seguenti documenti:

  • documento di riconoscimento e codice fiscale del richiedente;
  • busta paga del datore di lavoro;
  • copia del certificato di gravidanza telematico con data presunta del parto;
  • se astensione obbligatoria anticipata/posticipata relativa lettera di autorizzazione rilasciata da Asl o Dtl;
  • se colf, bollettini ultimo anno o semestre;
  • se richiede flessibilità certificato medico aziendale che indica la non esistenza di controindicazioni;
  • Numero del codice iban conto corrente (solo se lavoratrici autonome o colf)
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